Per un nuovo umanesimo della danza
conversazione con Roberto Zappalà
moderatore Roberto Giambrone
Museo delle Trame Mediterranee
11/06 _ ore 17.30
workshop
Ven.13 e sab.14 giugno 10.00 – 13,00
Giorgio Rossi
Come direbbe E. Satie‚ “è un mammifero danzante”. All’età di 4 anni‚ vedendo il clown svizzero Dimitri esibirsi nel surreale tempo della scena‚ ha capito che il teatro era la sua vita. Deve la sua fortuna artistica all’aver potuto assistere ai lavori di grandi maestri come Kantor, Brook, Bausch e Carlson. Nel 1984‚ è co–fondatore della Sosta Palmizi‚ sigla sotto la qual, in 30 anni‚ hanno lavorato oltre 400 danzatori e non, che via via hanno trovato lavoro nelle maggiori compagnie di Teatro Danza Italiane e Europee o hanno fondato propri gruppi e alcuni dei quali oggi, fanno ne parte come Artisti Associati. I suoi spettacoli‚ oltre 30 produzioni, hanno superato le 1500 repliche in tutto il mondo.
Ha collaborato con numerosi artisti come Andrea Pazienza, Paolo Fresu, Bernardo Bertolucci, Terry Gilliam, Stefano Benni, Paola Turci, Paolo Rossi, Banda Osiris, Danilo Rea , Elisabetta Pozzi, Jovanotti, Avion Travel , Francesco Bruni, Renato De Maria, Arnoldo Foa, Max Gazzè e tanti altri.
Partecipa come danzatore alla trasmissione Vieni via con me di Roberto Saviano e Fabio Fazio. Nel 2012 crea Cielo di Marzo per 15 ballerini dell’Opera di Roma. Nel 2013 cura tutti i movimenti per Carmen di Bizet con L’Orchestra di Piazza Vittorio; nel 2014 coordina 320 giovani per il 620° Carnevale di Putignano, avvia uno studio sulle felicità con 12 danza-attori artisti associati della Sosta Palmizi e realizza una coreografia per l’Accademia Nazionale di Danza a Roma.
workshop
Mar. 10 e mer. 11 giugno ore 10,00 – 13,00
Roberto Zappalà
il workshop proposto da Roberto Zappalà ha come spunto di lavoro i tre testi redatto dallo stesso coreografo “Corpo devoto”, “Corpo etico” e “Corpo istintivo” una trilogia nella quale Roberto Zappalà esplicita considerazioni e riflessioni in relazione al suo approccio alla coreografia. Il testo raccoglie note e analisi, riguardanti il processo costruttivo del lavoro creativo del coreografo. I testi nascono dall’esigenza del coreografo di dare unità concettuale alla propria pratica artistica e sono anche conseguenza delle riflessioni fatte da Zappalà con i suoi danzatori durante la creazione di spettacoli quali: A. semu tutti devoti tutti? (vincitore del Premio Danza&Danza miglior spettacolo italiano) e Odisseo: il naufragio dell’accoglienza.
La sezione più fisica del laboratorio tenuto da Roberto Zappalà consiste nel potenziare il fisico e la mente attraverso un lavoro muscolare intenso e potente. Il linguaggio del coreografo è basato su dei semplici criteri, legati a flussi, ad armonie, che il corpo quotidianamente esercita attraverso una metodologia che tende anche a favorire la contaminazione fra gli esponenti del gruppo di lavoro.
Le giunture, le varie sezioni del corpo sono selezionate e elaborate con un lavoro che ha il compito di manifestare tutte le infinite possibilità di escursione che gli arti possiedono al loro interno e verso l’esterno e che possono essere esplorate, inventate e moltiplicate di giorno in giorno.
L’animalità del corpo è un elemento essenziale nel lavoro di Zappalà, come l’istinto, in cui si identifica un’apparente imperfezione, istinto e imperfezione, entrambi valori aggiunti del movimento nel vocabolario del coreografo.
Si inizia il 30 maggio con la danza Sufi e il concerto dei Radiodervish
si conclude l'11 luglio con Paolo Rossi
un mese e mezzo di spettacoli - TEATRO, CIRCO, DANZA, MUSICA, CINEMA, POESIA, HAPPENINGS in dialogo con le straordinarie archietteture di Gibellina
vi aspettiamo in tantissimi
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Presso la sala conferenze dell'Assessorato ai Beni culturali e dell'identità siciliana si è svolta la conferenza stampa di presentazione del festival
"Orestiadi nel segno del contemporaneo"